giovedì 22 novembre 2012

Palestina, Israele un conflitto radicato nella storia

Il conflitto israelo-palestinese è ormai radicato nella società e nella cultura dei due popoli, le sue origini si perdono nella storia ed in nome di un ideale sbiadito e quasi dimenticato oggi ancora muoiono uomini e donne, bambini e anziani. Questo conflitto non risparmia nessuno, a morire sono i soldati, i miliziani come anche tanti civili che hanno ereditato un bagaglio di odio e terrore in virtù della loro appartenenza geografica. Le immagini raccontano sempre più delle parole.











ISRAELE-PALESTINA, LE IMMAGINI

I raid di Israele contro Gaza e la controffensiva di Hamas. Pericolo escalation in Medio Oriente


Tutte le immagini sono state prese dal sito The Post Internazionale solo a titolo illustrativo e divulgativo The Post Internazionale












mercoledì 14 novembre 2012

3 foto per 30 fotografi - Eisenstaedt Alfred

Alfred Eisenstaedt (Tczew, 6 dicembre 1898 – Massachusetts, 24 agosto 1995) è stato un fotografo e fotoreporter tedesco-statunitense. Fotografava la realtà sempre con la sua macchina fotografica Leica M3 e 35 mm. Mentre lavorava come venditore di cinture e bottoni, nel 1920 iniziò a scattare fotografie come freelancer per il Berliner Tageblatt e divenne subito abbastanza famoso, tanto da lavorare come fotografo a tempo pieno gia nel 1929. Fotografò in questo periodo gli scenari di guerra e gli incontri politici. A causa dell'oppressione tedesca durante la Germania nazista, Eisenstaedt emigrò negli Stati Uniti nel 1935, e visse nel Queens  per il resto della sua vita. Lavorò come fotografo per la rivista Life dal 1936 al 1972. Le sue foto di eventi di cronaca e celebrità, come quella che ritraeva Sophia Loren e Ernest Hemingway, apparvero in oltre 86 copertine della rivista. 
L'ultima fotografia scattata da Eisenstaedt ritraeva il Presidente Bill Clinton con sua moglie, Hillary, e la figlia, Chelsea, nell'agosto del 1993, alla Granary Gallery nel West Tisbury dell'isola di Martha's Vineyard. Questa foto storica "privata", insieme ad altre, fu scattata in una zona protetta dai servizi segreti americani per oltre un'ora.
La sua fotografia più famosa è però V–J day a Times Square e  rappresenta un marinaio americano che bacia una giovane donna, il 14 agosto 1945, a Times Square.
Eisenstaedt fu un pioniere della fotografia con luce naturale poichè fu tra i primi a rinunciare al flash per sperimentare le atmosfere che produce l'ambiente. Un grande punto di forza delle sue fotografie è la composizione semplice ma immediata e incisiva, dai suoi ritratti si evince subito il carattere del soggetto, sia che esso sia stato famoso, sia che fosse stato un normale cittadino americano.
E' uno dei fotografi più pubblicati al mondo e i suoi insegnamenti sono importanti e ricercati da chiunque si affacci al mondo della fotografia per renderla un mestiere di vita.

"L'importante non è la fotocamera ma l'occhio".
Alfred Eisenstaedt











sabato 3 novembre 2012

VIsTE DI STRADA


VIsTE DI STRADA è il primo progetto ufficiale dell'associazione fotografica FR4M3. Nasce dall'idea di raccontare la città eterna a chi la scopre per la prima volta e a chi la vive tutti giorni, cercando di coglierne i colori, le sfumature, le atmosfere che rendono così unica e insostituibile la città che il mondo ci invidia per bellezza, arte e storia. Le giornate scorrono veloci tra i vicoli della città ove non c’è mai tempo, le vite si intrecciano nelle strade, qui gli aspetti della quotidianità si incrociano, si scontrano e si fondono creando un filato di emozioni fatto di azioni semplici e quotidiane, ma anche di eventi spettacolari, attimi di vita irripetibili e vite di corsa. Un occhio diverso quello dei fotografi: Federica Bertolini, Mari Donadio, Maria Sole Fabri, Gianluca Fiore e Daniele Verdemare che insieme hanno cercato di rivivere la città cogliendone gli attimi decisivi, più intensi e significativi della vita tra le vie di Roma lasciandosi incuriosire dagli scatoloni di un mercatino, emozionare da un bacio rubato… 

La mostra si svolgerà all'interno dell'evento: "Un Viaggio nella Capitale tra Opere, Musica e Parole" in collaborazione con Roma Restyle (organizzatore dell'evento) all'interno del Centro Culturale Elsa Morante.

Inaugurazione 10 Novembre ore 19:00
Ingresso gratuito

Per info: 
Telefono: 3356846472 - 3478779212
Mail: info.fr4m3@gmail.com
Fb: FR4M3 PAGE







venerdì 2 novembre 2012

3 Foto per 30 Fotografi - Man Ray



Man Ray, pseudonimo artistico di Emmanuel Radnitsky, è stato uno dei più radicali rappresentanti del dadaismo e del surrealismo, un uomo che ha combattuto e oltrepassato i vincoli formali delle arti visive, con la sua vita e la sua arte spesso provocatoria, ma sempre coinvolgente e stimolante. Ray è stato una delle personalità più creative e geniali del novecento e nell’arco della sua vita ha utilizzato come “vettori espressivi” tutte le forme artistiche possibili: dalla pittura, alla fotografia passando per il cinema. Con questi strumenti è diventato il vero creatore dello stile e della tecnica ritrattistica, fino ad allora relegata ad una semplice registrazione meccanica della realtà a fini documentaristici o celebrativi. La sua era una creazione di forme e stati d’animo partendo da oggetti comuni, dallo studio della luce e delle ombre, composizioni tali da produrre effetti di surreale estraniamento. Man Ray era un artista talentuoso, poliedrico, difficile da imbrigliare in una categoria, ha utilizzato il mezzo fotografico per le sue sperimentazioni da “artista d’avanguardia”, come consapevolmente amava definirsi, letteralmente modellando le sue invenzioni per generare uno stile nuovo, una “fotografia creativa”.
Ray diceva: “Come gli altri pittori, mi sono fatto anch’io l’autoritratto, anche in fotografia, ma ho avuto sempre la tentazione di deformare o modificare l’immagine in modo tale da far sparire ogni proposito di ricercarvi una somiglianza.









giovedì 1 novembre 2012

Fotografo del mese - Mari Donadio


Maria Rosaria Donadio, 25 anni, lucana. Fotografa autodidatta. 
Per me la fotografia è molto più che una grande passione, è il mio modo di vivere la vita, attraverso l’obiettivo ogni giorno ne scopro i colori e le sue sfumature. Fotografare mi aiuta ad “entrare nelle cose” , a sentirle reali e vive. C’è una relazione molto forte tra me e il soggetto che si è quasi imposto a me, un coinvolgimento totale. Amo fotografare le persone, i loro volti e soprattutto le loro espressioni, per fissare l’emozione di un attimo, uno stato d’animo, una situazione eccezionale oppure semplicemente un’azione di routine. È un pò come se dicessi allo spettatore: ero li, ed ecco la vita come l’ho vista In quell’istante. Mi occupo principalmente di Street Photography , anche se mi sento però molto ritrattista dell’inatteso. Le emozioni degli uomini si manifestano attraverso infinite sfaccettature di piccolissimi dettagli, bisogna essere dei buoni osservatori e soprattutto sempre pronti a cogliere il prossimo istante decisivo. Rifuggo per questo motivo le pose, tante immagini di serie, accostate l’una all’altra e prodotte senza grandissimo sforzo. Al contrario per me, la fotografia è anche sacrificio e un soggetto deve colpirmi soprattutto dal punto di vista psicologico, se ciò avviene ricerco quell’intensità di emozione, che, quando arriva si rivela sempre una grande soddisfazione fisica e intellettuale.